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Un modello di concretezza, serietà e responsabilità: l’esempio del gioco pubblico durante la pandemia

Oggi, nonostante i segnali di ripresa, la seconda ondata del virus continua a sconvolgere tutti gli ambiti della vita quotidiana, comportando ulteriori sacrifici da parte dei governi e dei cittadini. Ogni giorno, infatti, tutti gli attori sociali risultano essere sempre più coinvolti in questa sfida tutt’altro che debellata; il virus, infatti, è ancora vivo: la curva dei contagi è risalita, e si parla ancora di nuove regole, dalla vita notturna allo smartworking, che continueranno a rimanere in vigore.

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Un comparto vittima di misure straordinarie

Lo sanno bene gli addetti ai lavori del gioco pubblico: un comparto, questo, da sempre vittima di misure straordinariamente rigide e spesso eccessive, sia da un punto di vista economico che regolamentare. La situazione emergenziale – ancora in atto – ha richiesto l’adozione, a partire dalla prima decade del mese di marzo, di misure restrittive che consentissero di evitare situazioni potenzialmente idonee alla diffusione del contagio.

È chiaro come, in tale contesto, i provvedimenti adottati dal governo e dall’Agenzia delle Dogane e Monopoliabbiano interessato principalmente leattività di raccolta del gioco fisico, misure restrittive che sono tornate alla ribalta con la seconda ondata. Anche durante i mesi più bui della pandemia, caratterizzati dal lockdown, il gioco è stato il settore maggiormente colpito dalle restrizioni di governo ed enti locali. Ciononostante, il settore ha dimostrato una straordinaria capacità di adattamento alla situazione, adottando in maniera impeccabile tutte le misure e le restrizioni richieste.

Un vero e proprio modello per tutto il Paese

Oggi è necessaria una forte responsabilità individuale da coltivare ogni giorno e in ogni contesto”, commentano ai nostri microfoni gli analisti di SlotMania.it. “Quello degli operatori di gioco è stato un vero e proprio esempio: il rispetto di tutte le regole e l’adeguamento dei locali ha comportato dei costi ulteriori e tutt’altro che banali, in un momento di forte contrazione dei ricavi e di incassi azzerati per mesi a causa del lockdown che è durato molto di più rispetto agli altri locali. Al contrario di una buona parte del pensiero comune, stavolta una lancia a favore del settore del gioco nessuno può fare a meno di spezzarla”, conclude l’head writer Chiaravalloti.

Non è un caso, infatti, che non abbiamo ancora mai sentito parlare di focolai individuati all’interno di locali di gioconé tanto meno si è mai avuta notizia di locali di gioco che sfuggono alle regole anti-covid.

Per una volta, si può dire, il settore del gioco può essere considerato un vero e proprio modello per tutto il Paese. Nessuno si è risparmiato in materia di sicurezza, nessuno è venuto meno al proprio dovere rappresentando, per tutti, un forte esempio di concretezza, serietà e responsabilità.

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